MONTE PIETRAVECCHIA / MONT PEÏREVIEILLE 2038 m
Il Monte Pietravecchia (2038 m), in francese Mont Peïrevieille, è una massiccia montagna che sorge sullo spartiacque tra la Val Roia e la Val Nervia, al confine tra Italia e Francia; oltre che essere una delle vette più alte della Liguria, è anche il "2000" più meridionale (e più vicino al mare) delle Alpi.
Se il vicino Monte Toraggio attira subito lo sguardo con la sua sagoma aguzza ed elegante, il ben più tozzo Monte Pietravecchia non è così immediatamente appariscente. Il versante nord della montagna è molto dolce, e coperto da larici che arrivano fino in vetta; per questo, visto dai pressi del Monte Grai, il Pietravecchia appare come una dolce gobba boscosa. Tuttavia il lato opposto, affacciato sulla Gola dell'Incisa e sulla Val Nervia, è assolutamente notevole: la montagna precipita per centinaia di metri con gigantesche pareti calcaree, dall'aspetto quasi dolomitico. Queste pareti, curiosamente trascurate dagli alpinisti fino a qualche decina di anni fa (esisteva solamente la nota "via Salesi", che risale il contrafforte sud della montagna, per poi sfruttare una rampa obliqua e vincere la parete), sono state poi esplorate da alcuni appassionati locali, che, negli anni '90, vi tracciarono alcune ardite vie ferrate. Ad oggi queste vie ferrate sono state abbandonate, perchè non in regola con le normative attuali di sicurezza.
In ogni modo, se l'impressionante versante meridionale del Pietravecchia è oggi la patria dell'escursionismo difficile (vi transitano il noto "Sentiero degli Alpini" e il ben più ardito "Sentiero Alto del Pietravecchia"), il versante settentrionale è percorso da una tranquilla e comoda carrareccia ex-militare che ne permette un comodo accesso. La cima è costituita da un piccolo spiazzo erboso, su cui si trovano una croce ed un piccolo cippo. Poco più in basso, lungo la cresta sommitale, si notano i resti di opere militari risalenti alla seconda guerra mondiale.
Il panorama verso nord è coperto dai larici, ma è aperto verso sud: fa impressione soprattutto la vista aerea sul canalone della Gola dell'Incisa e sul fondovalle della Val Nervia, 1500 metri più in basso. Di fronte svetta l'aguzzo Monte Toraggio, dietro al quale si estende il Mar Ligure. Verso sud-est si vedono i monti Ceppo e Bignone, mentre verso ovest la vista spazia sulla Val Roya e sulle Alpi Marittime francesi, con il Mont Bégo, l'Authion, la Pointe de Ventabren e il Mangiabo. Si notano poi il Monte Grammondo e il Mont Agel; più lontano, se la giornata è limpida, si possono riconoscere il litorale di Nizza e Cannes con i profili dentellati dell'Esterel.
Vie d'accesso
Se il vicino Monte Toraggio attira subito lo sguardo con la sua sagoma aguzza ed elegante, il ben più tozzo Monte Pietravecchia non è così immediatamente appariscente. Il versante nord della montagna è molto dolce, e coperto da larici che arrivano fino in vetta; per questo, visto dai pressi del Monte Grai, il Pietravecchia appare come una dolce gobba boscosa. Tuttavia il lato opposto, affacciato sulla Gola dell'Incisa e sulla Val Nervia, è assolutamente notevole: la montagna precipita per centinaia di metri con gigantesche pareti calcaree, dall'aspetto quasi dolomitico. Queste pareti, curiosamente trascurate dagli alpinisti fino a qualche decina di anni fa (esisteva solamente la nota "via Salesi", che risale il contrafforte sud della montagna, per poi sfruttare una rampa obliqua e vincere la parete), sono state poi esplorate da alcuni appassionati locali, che, negli anni '90, vi tracciarono alcune ardite vie ferrate. Ad oggi queste vie ferrate sono state abbandonate, perchè non in regola con le normative attuali di sicurezza.
In ogni modo, se l'impressionante versante meridionale del Pietravecchia è oggi la patria dell'escursionismo difficile (vi transitano il noto "Sentiero degli Alpini" e il ben più ardito "Sentiero Alto del Pietravecchia"), il versante settentrionale è percorso da una tranquilla e comoda carrareccia ex-militare che ne permette un comodo accesso. La cima è costituita da un piccolo spiazzo erboso, su cui si trovano una croce ed un piccolo cippo. Poco più in basso, lungo la cresta sommitale, si notano i resti di opere militari risalenti alla seconda guerra mondiale.
Il panorama verso nord è coperto dai larici, ma è aperto verso sud: fa impressione soprattutto la vista aerea sul canalone della Gola dell'Incisa e sul fondovalle della Val Nervia, 1500 metri più in basso. Di fronte svetta l'aguzzo Monte Toraggio, dietro al quale si estende il Mar Ligure. Verso sud-est si vedono i monti Ceppo e Bignone, mentre verso ovest la vista spazia sulla Val Roya e sulle Alpi Marittime francesi, con il Mont Bégo, l'Authion, la Pointe de Ventabren e il Mangiabo. Si notano poi il Monte Grammondo e il Mont Agel; più lontano, se la giornata è limpida, si possono riconoscere il litorale di Nizza e Cannes con i profili dentellati dell'Esterel.
Vie d'accesso
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