Anello delle Biancane di Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo
I paesi di Sasso Pisano e di Monterotondo Marittimo sono divisi da un largo costone in gran parte boscoso. Lungo questo costone si trovano le cosiddette Biancane, caratteristiche zone aperte dal colore biancastro da cui scaturiscono copiose fumarole; si tratta di una delle zone di attività geotermica più note dell'Italia centrale. Il caratteristico colore è dovuto ad una semplice reazione chimica: i gas geotermici, ricchi di idrogenosolforato, risalgono verso la superficie reagendo con il carbonato di calcio e formando gesso. In superficie il gesso viene depositato causando lo sbiancamento delle rocce, che in questo caso sarebbero diaspri rossastri. Nei punti dove sboccano le fumarole si trovano anche cristalli gialli-verdastri di zolfo nativo.
Partendo dal paese di Sasso Pisano si può effettuare un breve e comodo percorso ad anello che permette di osservare tutte le manifestazioni geotermiche del luogo: le biancane, le fumarole e le caratteristiche pozze d'acqua bollente. Accesso: a) Proveniendo da Siena, bisogna imboccare la SP73bis, che passa da Malignano, Rosia e Frosini. Poco dopo si gira a destra lungo la SP31, che supera Chiusdino; giunti a Ciciano si va ancora a destra lungo la Strada Provinciale Pavone, che porta a congiungersi con la SR439. Si lascia poi a sinistra la deviazione per Monterotondo Marittimo, al bivio successivo si gira a sinistra e si giunge a Sasso Pisano. Si parcheggia poco dopo il paese, presso uno spiazzo sotto una biancana (indicazioni). b) Si esce dall'autostrada a Rosignano Marittimo e si continua lungo la superstrada in direzione di Grosseto. Giunti a Venturina si esce dalla superstrada e si continua per Cafaggio e Suvereto, quindi si gira a sinistra per Lago Boracifero e Monterotondo Marittimo. Poco prima di arrivare a quest'ultimo si va a sinistra e ci si porta a Sasso Pisano. Si parcheggia poco prima del paese, presso un ampio spiazzo sotto una biancana (indicazioni; quota 500 circa). Sasso Pisano è un paesino molto pittoresco, arroccato su uno sperone roccioso tra folte boscaglie. Tutto intorno si trovano numerose fumarole, solo in parte sfruttate per la produzione di energia elettrica, e anche varie sorgenti termali; alcune di esse erano utilizzate fin dai tempi degli etruschi per le loro presunte qualità terapeutiche. Itinerario: Si continua a piedi lungo la strada principale, superando il borgo di Sasso Pisano con un breve saliscendi. Giunti presso una marcata curva verso sinistra, si imbocca sulla destra una stradetta sterrata (segnavia bianco-rossi) che sale con un tornante. Si costeggia una vecchia cava abbandonata, "difesa" da una serie di cartelli di divieto d'accesso, quindi si giunge al Capanno di Guido, circondato da una staccionata. Si continua lungo il sentiero in salita nel bosco, andando a destra ai due bivi che si incontrano e costeggiando una poco evidente depressione chiusa detta Buca del Papa. Tagliando tra alberi e arbusti a tratti un po' invadenti si sbuca in una bella radura prativa nei pressi della piatta sella che separa Sasso Pisano da Monterotondo Marittimo (qui si trova una fumarola). La si raggiunge andando brevemente a sinistra (quota 655), e si incontra il sentiero principale che collega i due paesi. Seguendo il sentiero verso sinistra ci si affaccia in breve sul paese di Monterotondo Marittimo; qui si trovano le biancane più grandi e le fumarole più cospicue. Seguendo i pannelli esplicativi ed i cartelli escursionistici si può effettuare ora un breve percorso ad anello, che permette di visitare tutti gli angoli di queste curiose manifestazioni geotermiche. Dalla zona anche il panorama è notevole: da una parte il settore più elevato delle Colline Metallifere, con le Cornate e il Poggio di Montieri, dall'altra il susseguirsi di crinali e vallette pianeggianti che porta fino al Mar Tirreno, che in fondo non è così lontano. Effettuato l'anellino turistico si ritorna indietro fino alla sella, e si segue ora il sentiero principale per Sasso Pisano. Questo effettua alcuni saliscendi tra boscaglia e arbusti, quindi passa accanto ad un piccolo stagno naturale e sbuca presso un'altra grande biancana dove si trova un bivio. Con una breve deviazione a sinistra si sale in cima ad un dosso con pannello esplicativo (quota 670 circa). Tutto intorno al dosso si trovano piccole sorgenti e fumarole, che danno vita a curiose pozze d'acqua bollente. Si gira a destra e si prosegue verso nord, alternando tratti di discesa anche ripida a brevi risalite, e costeggiando altre biancane più piccole. Si giunge infine in vista della strada asfaltata che attraversa il borgo di Sasso Pisano e, con un'ultima discesa, si ritorna allo spiazzo dove si aveva lasciato l'automobile. Ultima ripetizione: aprile 2017. |
Difficoltà
T/E Dislivello in salita 250 m circa Tempo 2 – 2.30 ore |