Apuane Meridionali
Speleologia escursionistica
Monte Corchia
In questa pagina trovano spazio le descrizioni di percorsi in grotta nel comprensorio speleologico del Monte Corchia, uno dei più importanti delle Alpi Apuane. Questo comprensorio ospita la nota cavità turistica dell'Antro del Corchia, una delle più belle d'Italia; la parte turisticamente visitabile è solo una piccola porzione del grande complesso ipogeo che si trova dentro alla montagna, che si sviluppa per svariate decine di chilometri.
Le raccomandazioni sono le solite, probabilmente faranno ridere gli speleologi veri ma vanno fatte a chi per la prima volta si avvicina al mondo sotterraneo: prima di tutto, avere ben presente che la grotta è un ambiente potenzialmente pericoloso, e prestare la massima attenzione a dove si mettono i piedi – tratti molli e fangosi, rocce umide e scivolosissime, massi mobili, buche anche profonde e soffitti bassi sono all'ordine del giorno; in secondo luogo, ricordarsi che in grotta si è "ospiti" anche abbastanza indesiderati di un ambiente naturale delicatissimo: non disturbare in alcun modo eventuale fauna e flora ipogea, e non asportare concrezioni. Una stalattite impiega migliaia di anni per avanzare di pochi centimetri, distruggerla vuol dire cancellare una storia geologica plurimillenaria; senza contare che togliere una concrezione da una grotta significa ritrovarla più "vuota" durante la visita successiva.
Qui di sotto sono elencate le grotte che ho visitato; quelle che mi sono piaciute di più sono marcate con una stella (★).
Le raccomandazioni sono le solite, probabilmente faranno ridere gli speleologi veri ma vanno fatte a chi per la prima volta si avvicina al mondo sotterraneo: prima di tutto, avere ben presente che la grotta è un ambiente potenzialmente pericoloso, e prestare la massima attenzione a dove si mettono i piedi – tratti molli e fangosi, rocce umide e scivolosissime, massi mobili, buche anche profonde e soffitti bassi sono all'ordine del giorno; in secondo luogo, ricordarsi che in grotta si è "ospiti" anche abbastanza indesiderati di un ambiente naturale delicatissimo: non disturbare in alcun modo eventuale fauna e flora ipogea, e non asportare concrezioni. Una stalattite impiega migliaia di anni per avanzare di pochi centimetri, distruggerla vuol dire cancellare una storia geologica plurimillenaria; senza contare che togliere una concrezione da una grotta significa ritrovarla più "vuota" durante la visita successiva.
Qui di sotto sono elencate le grotte che ho visitato; quelle che mi sono piaciute di più sono marcate con una stella (★).
Antro del Corchia
Numero di catasto: 120 T/Lu
Difficoltà: T
Visita effettuata il 22 settembre 2018
Difficoltà: T
Visita effettuata il 22 settembre 2018
L'Antro del Corchia è una delle tre grandi grotte turistiche nella catena delle Alpi Apuane; il suo ingresso attuale (artificiale) si trova sul versante sud del Monte Corchia, presso una cava di marmo abbandonata poco a monte rispetto al paese di Levigliani. Fa parte dell'immenso complesso carsico del Corchia, insieme ad altre famose cavità quali l'Abisso Fighierà e l'Abisso Farolfi; per ora quello del Corchia è il più grande complesso carsico esplorato italiano, con ben 64 km di cavità percorse dall'uomo. Secondo alcuni, lo sviluppo totale di tutte le gallerie all'interno della montagna raggiungerebbe i 150 km (!), ma il dato è del tutto da verificare.
L'Antro venne scoperto nel 1840 da Emilio Simi, ricco possidente di Stazzema, nel modo in cui sono state scoperte moltissime altre grotte: Simi notò che da una piccola cavità fuoriusciva una forte corrente, e negli anni successivi riuscì ad esplorarne i primi 200 metri. Allora la grotta venne chiamata, giustamente, Buca di Eolo.
Oggi la visita all'Antro del Corchia prevede di percorrere circa 2 km di grotta, tutta ben attrezzata con passerelle e scalette. Dopo il cunicolo artificiale che permette di entrare nel grande complesso carsico, si visita la Galleria Rovinosa, la Galleria degli Inglesi, il Laghetto del Venerdì e infine, con percorso ad anello, si passa attraverso la Foresta Pietrificata e la Galleria delle Stalattiti. La prima parte della grotta è abbastanza "spoglia"; l'ambiente si fa man mano più spettacolare fino ad entrare nell'ultima parte della visita, tra laghetti, ruscelletti, cascate e soprattutto fittissime "foreste" di stalattiti, stalagmiti e colonne. Una grotta davvero mozzafiato, tra le più belle che io abbia mai visitato (e inizio ad averne visitate tante).
Accesso: In automobile si raggiunge il paese di Levigliani, uscendo al casello autostradale della Versilia e transitando da Stazzema. Si può parcheggiare in cima al paese oppure nei grandi parcheggi posti poco a valle; bisogna poi recarsi a piedi in centro paese, dove si trova la biglietteria. Dai parcheggi e dalla biglietteria transita una navetta (compresa nel prezzo), che porta fino all'entrata della grotta. Attenzione: è assolutamente vietato giungere all'entrata della grotta in automobile; l'alternativa alla navetta è salire a piedi lungo la stradina asfaltata.
L'Antro venne scoperto nel 1840 da Emilio Simi, ricco possidente di Stazzema, nel modo in cui sono state scoperte moltissime altre grotte: Simi notò che da una piccola cavità fuoriusciva una forte corrente, e negli anni successivi riuscì ad esplorarne i primi 200 metri. Allora la grotta venne chiamata, giustamente, Buca di Eolo.
Oggi la visita all'Antro del Corchia prevede di percorrere circa 2 km di grotta, tutta ben attrezzata con passerelle e scalette. Dopo il cunicolo artificiale che permette di entrare nel grande complesso carsico, si visita la Galleria Rovinosa, la Galleria degli Inglesi, il Laghetto del Venerdì e infine, con percorso ad anello, si passa attraverso la Foresta Pietrificata e la Galleria delle Stalattiti. La prima parte della grotta è abbastanza "spoglia"; l'ambiente si fa man mano più spettacolare fino ad entrare nell'ultima parte della visita, tra laghetti, ruscelletti, cascate e soprattutto fittissime "foreste" di stalattiti, stalagmiti e colonne. Una grotta davvero mozzafiato, tra le più belle che io abbia mai visitato (e inizio ad averne visitate tante).
Accesso: In automobile si raggiunge il paese di Levigliani, uscendo al casello autostradale della Versilia e transitando da Stazzema. Si può parcheggiare in cima al paese oppure nei grandi parcheggi posti poco a valle; bisogna poi recarsi a piedi in centro paese, dove si trova la biglietteria. Dai parcheggi e dalla biglietteria transita una navetta (compresa nel prezzo), che porta fino all'entrata della grotta. Attenzione: è assolutamente vietato giungere all'entrata della grotta in automobile; l'alternativa alla navetta è salire a piedi lungo la stradina asfaltata.
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