Langhe Orientali
Geositi d'interesse turistico
In questa pagina sono elencati siti di particolare interesse geologico o geomorfologico all'interno delle Langhe Orientali; si parla quindi di curiosità geologiche, cascate, forre, particolari formazioni rocciose... Oltre ad una breve spiegazione, riporto brevemente le indicazioni per raggiungerli. Se il luogo è raggiunto da un itinerario descritto nel sito, allora è inserito il link alla pagina dell'itinerario in questione. La pagina è ovviamente incompleta, e verrà pian piano integrata con i geositi mancanti.
Affioramenti del Bric Foresto
Il Bric Foresto (419 m) è una collina che sorge nei pressi del Fiume Bòrmida di Spigno, non distante da Piana Crixia. Nonostante non sia una vetta particolarmente ardita o attraente, presenta un certo interesse geologico. La base del colle è costituita da serpentiniti, analoghe a quelle che formano il massiccio del Monte Béigua, risalenti al Giurassico (175-145 milioni di anni fa). Il crinale sommitale è invece costituito da conglomerati e arenarie appartenenti alla Formazione di Molare; queste rocce si sono sedimentate sul substrato serpentinitico in tempi ben più recenti (Oligocene, circa 30 milioni di anni fa), quando la zona era occupata da un mare poco profondo.
Le rocce della Formazione di Molare hanno un contenuto fossilifero abbondante, costituito per la stragrande maggioranza da resti di molluschi bivalvi; più raramente si trovano piccoli coralli solitari, echinoidi (ricci di mare) e briozoi. Il fatto che la gran parte delle conchiglie siano rotte o frantumate testimonia che l'ambiente di sedimentazione non doveva essere calmo, anzi, l'energia era piuttosto alta.
In un affioramento nei pressi della cima ci sono evidenti forme legate ad erosione differenziale: i livelli conglomeratici, più resistenti all'erosione, rimangono in rilievo, mentre i livelli arenacei, più teneri, vengono asportati più facilmente. Dalla cima del Bric Foresto si ha un bel panorama sulla piana di Dego e sulla media Val Bòrmida di Spigno.
Non descrivo le vie d'accesso perchè il sito, nonostante questi fossili non valgano niente dal punto di vista collezionistico, è comunque delicato e fragile.
Le rocce della Formazione di Molare hanno un contenuto fossilifero abbondante, costituito per la stragrande maggioranza da resti di molluschi bivalvi; più raramente si trovano piccoli coralli solitari, echinoidi (ricci di mare) e briozoi. Il fatto che la gran parte delle conchiglie siano rotte o frantumate testimonia che l'ambiente di sedimentazione non doveva essere calmo, anzi, l'energia era piuttosto alta.
In un affioramento nei pressi della cima ci sono evidenti forme legate ad erosione differenziale: i livelli conglomeratici, più resistenti all'erosione, rimangono in rilievo, mentre i livelli arenacei, più teneri, vengono asportati più facilmente. Dalla cima del Bric Foresto si ha un bel panorama sulla piana di Dego e sulla media Val Bòrmida di Spigno.
Non descrivo le vie d'accesso perchè il sito, nonostante questi fossili non valgano niente dal punto di vista collezionistico, è comunque delicato e fragile.
Fungo di Piana Crixia
Attrattiva principale del Parco Naturale Regionale di Piana Crixia, il Fungo è una curiosa emergenza geologica, unica nel suo genere in questo tratto di catena alpina. Si tratta di un torrione alto circa 15 metri e fatto proprio a forma di fungo: il "cappello" è costituito da un ciclopico masso tondeggiante di serpentinite, mentre il "gambo" è formato da una colonna di conglomerato, appartenente alla cosiddetta "Formazione di Molare".
La sua origine si spiega abbastanza facilmente. Il grande masso di serpentinite ha protetto dall'erosione (dovuta principalmente all'acqua piovana) il conglomerato sottostante, permettendo che si conservasse la caratteristica colonna; il resto del versante, non protetto, è invece arretrato, e ha così fatto emergere il fungo. Sembra strano che un masso così pesante possa essere sorretto da quell'esile colonna, ma in realtà, nonostante il suo aspetto detritico, il conglomerato è una roccia assai resistente. Ovviamente l'erosione proseguirà inesorabile e, nel giro di qualche decina o centinaio di migliaia di anni la colonna è destinata ad essere smantellata; il masso di serpentinite a quel punto rotolerà a valle.
Accesso: Si esce al casello autostradale di Altare, da cui si imbocca la strada statale in direzione di Cairo Montenotte, Rocchetta Cairo e Dego. Superato quest'ultimo si entra nel territorio di Piana Crixia, e si raggiunge la frazione Borgo, arroccata su una collinetta attorno alla quale il Fiume Bòrmida di Spigno forma un meandro. Qui si parcheggia, si imbocca la stradina che attraversa la frazione e, in pochi minuti, se ne raggiunge il cimitero. Poco a destra si trova il breve sentiero che porta al caratteristico Fungo (quota 295).
La sua origine si spiega abbastanza facilmente. Il grande masso di serpentinite ha protetto dall'erosione (dovuta principalmente all'acqua piovana) il conglomerato sottostante, permettendo che si conservasse la caratteristica colonna; il resto del versante, non protetto, è invece arretrato, e ha così fatto emergere il fungo. Sembra strano che un masso così pesante possa essere sorretto da quell'esile colonna, ma in realtà, nonostante il suo aspetto detritico, il conglomerato è una roccia assai resistente. Ovviamente l'erosione proseguirà inesorabile e, nel giro di qualche decina o centinaio di migliaia di anni la colonna è destinata ad essere smantellata; il masso di serpentinite a quel punto rotolerà a valle.
Accesso: Si esce al casello autostradale di Altare, da cui si imbocca la strada statale in direzione di Cairo Montenotte, Rocchetta Cairo e Dego. Superato quest'ultimo si entra nel territorio di Piana Crixia, e si raggiunge la frazione Borgo, arroccata su una collinetta attorno alla quale il Fiume Bòrmida di Spigno forma un meandro. Qui si parcheggia, si imbocca la stradina che attraversa la frazione e, in pochi minuti, se ne raggiunge il cimitero. Poco a destra si trova il breve sentiero che porta al caratteristico Fungo (quota 295).
Funghetto di Piana Crixia
Poco distante dal ben conosciuto Fungo, si trova una struttura analoga ma ben più piccola, chiamata giustamente Funghetto. Sorge su una ripida scarpata in sfacelo, sulla sponda sinistra idrografica del Rio Buscarini, ad una quota di circa 300 metri. La struttura è alta circa due metri e mezzo; a differenza del Fungo, non ha un "gambo" regolare e ben definito: all'interno del "gambo" sono inglobati massi di dimensioni simili a quelle del cappello. Il meccanismo di formazione e la natura litologica (massi di serpentinite inglobati in un conglomerato) sono uguali per il Fungo ed il Funghetto.
Vie d'accesso: Dal parcheggio presso il Borgo di Piana Crixia, si prosegue a piedi lungo la strada statale verso la località Piana Crixia. Dopo circa 200 metri si imbocca a sinistra la diramazione per Prà di Cù e Piani, che sale ripida fino ad un pianoro con alcune case. Subito a monte del pianoro, presso un'ampia curva a destra, si abbandona la strada per abbassarsi a sinistra, in un prato senza sentieri, tenendo la direzione ovest. Scendendo verso la sottostante valletta, si giunge su un terrazzamento orizzontale, dal cui bordo è visibile, una ventina di metri più in basso, il Funghetto. Da qui bisogna scegliere il punto più agevole per passare dal terrazzamento alla sottostante scarpata erboso-detritica, e attraversarla con un po' di attenzione fino al Funghetto (difficoltà: EE; 25-30 minuti dal parcheggio).
Vie d'accesso: Dal parcheggio presso il Borgo di Piana Crixia, si prosegue a piedi lungo la strada statale verso la località Piana Crixia. Dopo circa 200 metri si imbocca a sinistra la diramazione per Prà di Cù e Piani, che sale ripida fino ad un pianoro con alcune case. Subito a monte del pianoro, presso un'ampia curva a destra, si abbandona la strada per abbassarsi a sinistra, in un prato senza sentieri, tenendo la direzione ovest. Scendendo verso la sottostante valletta, si giunge su un terrazzamento orizzontale, dal cui bordo è visibile, una ventina di metri più in basso, il Funghetto. Da qui bisogna scegliere il punto più agevole per passare dal terrazzamento alla sottostante scarpata erboso-detritica, e attraversarla con un po' di attenzione fino al Funghetto (difficoltà: EE; 25-30 minuti dal parcheggio).
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