Gruppo del Finalese e del Monte Carmo
In questo gruppo montuoso sono incluse tutte quelle montagne che si trovano tra il Colle di Cadibona e il Giogo di Toirano, a pieno titolo le prime cime delle Alpi. Tuttavia, le prime cime che si incontrano partendo dal Colle di Cadibona hanno ben poco di alpino: si tratta di sommità arrotondate e poco appariscenti, coperte da folti boschi, e generalmente prive di grandiosità.
I paesaggi più spettacolari si trovano in prossimità della costa, in particolare in quel tratto di costa compreso tra Noli e Finale, che determina il piccolo territorio noto come "Finalese" tra escursionisti e alpinisti di ogni dove. L'affiorare della "Pietra di Finale", una roccia calcarea risalente al Miocene inferiore (quindi tra 23 e 16 milioni di anni fa) ha formato un altopiano abbastanza vasto, anche se a quote modeste; nel susseguirsi delle epoche geologiche, i corsi d'acqua hanno eroso questo altopiano, smembrandolo in varie sezioni, separate tra di loro da spettacolari forre e gigantesche pareti verticali. Il paesaggio che ne risulta è una strana via di mezzo tra il tipico ambiente di Riviera Ligure, alcune zone Supramontane della Sardegna centro-orientale e (con un minimo di fantasia), certe aree tropicali dell'Asia sud-orientale. Le bianchissime pareti di roccia del Finalese sono note in tutta Europa, e sono il terreno preferito di alpinisti e arrampicatori di ogni genere. Grazie alla fittissima rete di percorsi segnalati, anche gli escursionisti si possono divertire a girovagare tra gli altopiani e le pareti, dove si nascondono vallette sospese, piccole cime panoramiche, evidenti forme carsiche (valli secche, doline e numerosissime grotte) e segni della presenza dell'uomo che risalgono addirittura alla preistoria (ripari sotto roccia, cerchi megalitici, menhir...).
Il versante nord della catena montuosa è meno movimentato, costituito da vari costoloni boscosi che dividono tra loro i rami sorgentizi delle Bòrmide di Spigno e di Millesimo. Si tratta di un'area poco frequentata e in gran parte dimenticata, in cui però si trovano alcune aree parecchio suggestive: prima tra tutte è il piccolo Parco Naturale del Bric Tana, che si distingue per bellissimi castagneti, altre forme carsiche, curiose rupi di dolomia e resti umani antichissimi. Il costone che divide le due Bòrmide principali sfuma poi impercettibilmente nel paesaggio collinare delle Langhe, di cui costituisce la porzione orientale.
La parte più occidentale del gruppo montuoso è invece costituita dal sottogruppo del Monte Carmo, la prima montagna alpina dotata di una vera personalità. Il Monte Carmo, insieme ai suoi notevoli avancorpi rocciosi (Monte Ravinèt, Monte Varatella, Bric Aguzzo...) si eleva gigantesco e imponente a brevissima distanza dal mare, sovrastando i paesi costieri di Pietra Ligure, Loano e Borghetto Santo Spirito. Spettacolari pareti rocciose dall'aspetto dolomitico si alternano a piccole praterie di crinale e vaste foreste di faggio; la presenza di essenze tipicamente di alta montagna come il ginepro nano e il rododendro a brevissima distanza dalla tipica macchia mediterranea, fa sì che i botanici considerino il Monte Carmo come il limite fitogeografico delle Alpi. Anche qui le rocce carbonatiche hanno permesso la formazione di numerose grotte: le Grotte di Toirano, poste ai piedi del Monte Ravinèt, e la Grotta di Valdemino a Borgio Verezzi sono state attrezzate per i turisti, e sono tra i siti speleologici più visitati dell'intera Italia.
Scheda tecnica
Limiti geografici: Colle di Cadibona, Val Letimbro, Mar Ligure, Val Varatella, Giogo di Toirano, Val Bòrmida di Millesimo, Val Bòrmida di Spigno.
Catena montuosa di appartenenza: Alpi Liguri (Alpi).
Vetta più elevata: Monte Carmo (1389 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 520 kmq.
I paesaggi più spettacolari si trovano in prossimità della costa, in particolare in quel tratto di costa compreso tra Noli e Finale, che determina il piccolo territorio noto come "Finalese" tra escursionisti e alpinisti di ogni dove. L'affiorare della "Pietra di Finale", una roccia calcarea risalente al Miocene inferiore (quindi tra 23 e 16 milioni di anni fa) ha formato un altopiano abbastanza vasto, anche se a quote modeste; nel susseguirsi delle epoche geologiche, i corsi d'acqua hanno eroso questo altopiano, smembrandolo in varie sezioni, separate tra di loro da spettacolari forre e gigantesche pareti verticali. Il paesaggio che ne risulta è una strana via di mezzo tra il tipico ambiente di Riviera Ligure, alcune zone Supramontane della Sardegna centro-orientale e (con un minimo di fantasia), certe aree tropicali dell'Asia sud-orientale. Le bianchissime pareti di roccia del Finalese sono note in tutta Europa, e sono il terreno preferito di alpinisti e arrampicatori di ogni genere. Grazie alla fittissima rete di percorsi segnalati, anche gli escursionisti si possono divertire a girovagare tra gli altopiani e le pareti, dove si nascondono vallette sospese, piccole cime panoramiche, evidenti forme carsiche (valli secche, doline e numerosissime grotte) e segni della presenza dell'uomo che risalgono addirittura alla preistoria (ripari sotto roccia, cerchi megalitici, menhir...).
Il versante nord della catena montuosa è meno movimentato, costituito da vari costoloni boscosi che dividono tra loro i rami sorgentizi delle Bòrmide di Spigno e di Millesimo. Si tratta di un'area poco frequentata e in gran parte dimenticata, in cui però si trovano alcune aree parecchio suggestive: prima tra tutte è il piccolo Parco Naturale del Bric Tana, che si distingue per bellissimi castagneti, altre forme carsiche, curiose rupi di dolomia e resti umani antichissimi. Il costone che divide le due Bòrmide principali sfuma poi impercettibilmente nel paesaggio collinare delle Langhe, di cui costituisce la porzione orientale.
La parte più occidentale del gruppo montuoso è invece costituita dal sottogruppo del Monte Carmo, la prima montagna alpina dotata di una vera personalità. Il Monte Carmo, insieme ai suoi notevoli avancorpi rocciosi (Monte Ravinèt, Monte Varatella, Bric Aguzzo...) si eleva gigantesco e imponente a brevissima distanza dal mare, sovrastando i paesi costieri di Pietra Ligure, Loano e Borghetto Santo Spirito. Spettacolari pareti rocciose dall'aspetto dolomitico si alternano a piccole praterie di crinale e vaste foreste di faggio; la presenza di essenze tipicamente di alta montagna come il ginepro nano e il rododendro a brevissima distanza dalla tipica macchia mediterranea, fa sì che i botanici considerino il Monte Carmo come il limite fitogeografico delle Alpi. Anche qui le rocce carbonatiche hanno permesso la formazione di numerose grotte: le Grotte di Toirano, poste ai piedi del Monte Ravinèt, e la Grotta di Valdemino a Borgio Verezzi sono state attrezzate per i turisti, e sono tra i siti speleologici più visitati dell'intera Italia.
Scheda tecnica
Limiti geografici: Colle di Cadibona, Val Letimbro, Mar Ligure, Val Varatella, Giogo di Toirano, Val Bòrmida di Millesimo, Val Bòrmida di Spigno.
Catena montuosa di appartenenza: Alpi Liguri (Alpi).
Vetta più elevata: Monte Carmo (1389 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 520 kmq.
Vette principali
Cima | Quota | DifficoltĂ |
---|---|---|
Monte Ciuto | 431 | T |
Monte Alto | 954 | T/E |
Rocca dei Corvi | 793 | T |
Monte Capo Noli | 269 | E |
Rocca degli Uccelli | 371 | EE |
Rocca di Corno | 306 | EE |
Rocca Nava | 409 | EE |
Bric Cucco | 401 | E |
Bric del Frate | 390 | E |
Rocca di Perti | 399 | E |
Monte Settepani | 1388 | E |
Bric della FĂ©ia | 672 | E |
Bric Agnellino | 1335 | E |
Monte Carmo | 1389 | E |
Monte Ravinet | 1057 | E |
Monte Varatella (San Pietro dei Monti) | 890 | E |
La difficoltà si riferisce alla via d'accesso più facile alla vetta. Molte cime hanno molteplici vie d'accesso con difficoltà diverse.
Altre camminate
Speleologia escursionistica
Questa sezione è dedicata a grotte "facili" da visitare, la cui percorrenza è assimilabile ad un EE (con attrezzatura speleo: casco, pila frontale ed eventualmente tuta e guanti). Si suddivide in varie sotto-pagine, corrispondenti ai vari comprensori speleologici; questi sono stati tratti e leggermente riadattati dal sito del Gestionale Speleologico Ligure (www.catastogrotte.net).