Gruppo del Monte Galero
Questo gruppo montuoso, discretamente vasto, comprende quella porzione di spartiacque principale alpino che si trova tra il Giogo di Toirano e il Colle di Nava, insieme alle lunghe diramazioni che si spingono sui due versanti della catena. Si tratta di un gruppo montuoso abbastanza eterogeneo, che i valichi e le vallate dividono marcatamente in tre sottogruppi; grazie a questa sua eterogeneità, le possibilità escursionistiche sono veramente tante, e il gruppo è molto amato e frequentato dai camminatori.
La parte più orientale del massiccio presenta caratteristiche più o meno analoghe a quelle dell'adiacente Gruppo del Monte Carmo: dove prevalgono le rocce metamorfiche scistose si hanno rilievi arrotondati e poco marcati, mentre dove affiorano calcari e dolomie si hanno montagne imponenti, almeno in parte rocciose. Nel breve tratto di spartiacque tra il Giogo di Toirano e il Colle Scravaion la vetta più importante è l'arcigna Rocca Barbena, che dirama verso sud-est un lungo ed importante costolone. Esso divide la piana di Borghetto Santo Spirito dalla ben più vasta Piana di Albenga, e forma una serie di vette particolarmente interessanti, con ambienti selvaggi e desolati a brevissima distanza dal mare, antiche fortificazioni e panorami mozzafiato. In questo tratto di catena montuosa un altro motivo d'interesse sono i centri abitati montani, ancora perfettamente conservati: paeselli come Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena sono tra i borghi più belli dell'intera Liguria.
Oltre il Colle Scravaion, le Alpi Liguri si "quietano" ancora una volta, con un lungo alternarsi di monti arrotondati, generalmente poco elevati, coperti da prati e boschetti; è in questo tratto che si diparte verso nord il lungo costolone divisorio tra la Val Bòrmida di Millesimo e la Val Tànaro. La prima parte, intagliata in antichissime rocce magmatiche e metamorfiche, presenta alcune vette degne di nota (Monte Spinarda, Monte Sotta), in gran parte boscose; quando poi iniziano a prevalere rocce sedimentarie più recenti, il contrafforte si abbassa notevolmente e si divide nei lunghissimi costoloni paralleli che costituiscono la porzione occidentale delle Langhe.
Finalmente, passato il Colle San Bernardo di Garessio, la catena montuosa si innalza per la prima volta sopra i 1500 metri di quota e il paesaggio assume caratteristiche spiccatamente alpestri. Qui si trovano tutte le vette principali del gruppo montuoso (Monte Galero, Monte Dubasso, Monte Armetta...), disposte a "U" intorno al profondo solco della Val Pennavaira, una delle più belle del ponente ligure. Si tratta di vette alte e imponenti, in gran parte rocciose, in cui boschi di castagni e faggi si alternano a belle foreste di larici, in cui le stelle alpine crescono a poca distanza dalla lavanda, in cui panoramicissimi poggi erbosi si ergono a guardia di grandi pareti dolomitiche e profonde forre, in cui si possono già incontrare i primi camosci e le prime marmotte. Solo il mare, ancora molto vicino e sempre visibile dalle cime più alte, ci ricorda che in realtà ci troviamo in Liguria – o meglio, al confine tra Liguria e Piemonte. L'ampia depressione del Colle di Nava, circondata da un antico e notevole sistema difensivo di fortificazioni, rappresenta l'ultima volta che lo spartiacque principale delle Alpi Liguri si abbassa al di sotto dei 1000 metri di quota, prima di prendere il vero slancio verso le sue vette più elevate.
Scheda tecnica
Limiti geografici: Giogo di Toirano, Val Varatella, Mar Ligure, Valle Arroscia, Colle di Nava, Val Tànaro, Val Bòrmida di Spigno.
Catena montuosa di appartenenza: Alpi Liguri (Alpi).
Vetta più elevata: Monte Armetta (1744 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 520 kmq.
La parte più orientale del massiccio presenta caratteristiche più o meno analoghe a quelle dell'adiacente Gruppo del Monte Carmo: dove prevalgono le rocce metamorfiche scistose si hanno rilievi arrotondati e poco marcati, mentre dove affiorano calcari e dolomie si hanno montagne imponenti, almeno in parte rocciose. Nel breve tratto di spartiacque tra il Giogo di Toirano e il Colle Scravaion la vetta più importante è l'arcigna Rocca Barbena, che dirama verso sud-est un lungo ed importante costolone. Esso divide la piana di Borghetto Santo Spirito dalla ben più vasta Piana di Albenga, e forma una serie di vette particolarmente interessanti, con ambienti selvaggi e desolati a brevissima distanza dal mare, antiche fortificazioni e panorami mozzafiato. In questo tratto di catena montuosa un altro motivo d'interesse sono i centri abitati montani, ancora perfettamente conservati: paeselli come Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena sono tra i borghi più belli dell'intera Liguria.
Oltre il Colle Scravaion, le Alpi Liguri si "quietano" ancora una volta, con un lungo alternarsi di monti arrotondati, generalmente poco elevati, coperti da prati e boschetti; è in questo tratto che si diparte verso nord il lungo costolone divisorio tra la Val Bòrmida di Millesimo e la Val Tànaro. La prima parte, intagliata in antichissime rocce magmatiche e metamorfiche, presenta alcune vette degne di nota (Monte Spinarda, Monte Sotta), in gran parte boscose; quando poi iniziano a prevalere rocce sedimentarie più recenti, il contrafforte si abbassa notevolmente e si divide nei lunghissimi costoloni paralleli che costituiscono la porzione occidentale delle Langhe.
Finalmente, passato il Colle San Bernardo di Garessio, la catena montuosa si innalza per la prima volta sopra i 1500 metri di quota e il paesaggio assume caratteristiche spiccatamente alpestri. Qui si trovano tutte le vette principali del gruppo montuoso (Monte Galero, Monte Dubasso, Monte Armetta...), disposte a "U" intorno al profondo solco della Val Pennavaira, una delle più belle del ponente ligure. Si tratta di vette alte e imponenti, in gran parte rocciose, in cui boschi di castagni e faggi si alternano a belle foreste di larici, in cui le stelle alpine crescono a poca distanza dalla lavanda, in cui panoramicissimi poggi erbosi si ergono a guardia di grandi pareti dolomitiche e profonde forre, in cui si possono già incontrare i primi camosci e le prime marmotte. Solo il mare, ancora molto vicino e sempre visibile dalle cime più alte, ci ricorda che in realtà ci troviamo in Liguria – o meglio, al confine tra Liguria e Piemonte. L'ampia depressione del Colle di Nava, circondata da un antico e notevole sistema difensivo di fortificazioni, rappresenta l'ultima volta che lo spartiacque principale delle Alpi Liguri si abbassa al di sotto dei 1000 metri di quota, prima di prendere il vero slancio verso le sue vette più elevate.
Scheda tecnica
Limiti geografici: Giogo di Toirano, Val Varatella, Mar Ligure, Valle Arroscia, Colle di Nava, Val Tànaro, Val Bòrmida di Spigno.
Catena montuosa di appartenenza: Alpi Liguri (Alpi).
Vetta più elevata: Monte Armetta (1744 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 520 kmq.
Vette principali
Cima | Quota | Difficoltà |
---|---|---|
Rocca Barbena | 1142 | E |
Poggio Grande (o Due Fratelli) | 802 | T |
Monte Acuto | 746 | E |
Monte Croce | 541 | E |
Monte Lingo | 1104 | T/E |
Monte Spinarda | 1357 | T |
Monte Galero | 1709 | E |
Monte Dubasso | 1545 | E |
Monte Armetta | 1744 | E |
Rocca Tramontina | 1496 | E |
Castell'Ermo | 1094 | E |
Monte Nero | 980 | E |
Monte Ariolo | 1221 | T |
Rocca Ferraira | 1301 | E/EE |
Poggio Richermo | 1214 | T |
La difficoltà si riferisce alla via d'accesso più facile alla vetta. Molte cime hanno molteplici vie d'accesso con difficoltà diverse.
Altri itinerari
Speleologia escursionistica
Questa sezione è dedicata a grotte "facili" da visitare, la cui percorrenza è assimilabile ad un EE (con attrezzatura speleo: casco, pila frontale ed eventualmente tuta e guanti). Si suddivide in varie sotto-pagine, corrispondenti alle varie aree speleologiche; queste sono stati tratte e riadattate dal sito del Gestionale Speleologico Ligure (www.catastogrotte.net) e del Catasto Speleologico Piemontese (www.catastogrotte-piemonte.net).